IL COMANDANTE

Il Comandante è capo dell’equipaggio e ha una serie di funzioni complesse.

Egli infatti: dirige la manovra e la navigazione; accerta l’idoneità dell’aeromobile alla navigazione; è responsabile della tenuta e conservazione dei documenti e libri di bordo; è legato all’ esercente da un rapporto di lavoro subordinato e deve possedere dei requisiti di idoneità propri della sua funzione.

In caso di morte o impedimento durante la navigazione il comando spetta ad altro componente dell’equipaggio gerarchicamente più alto, fino all’ approdo.

Il Comandante rappresenta l’esercente, egli ha facoltà, in caso di necessità e assenza dell’esercente, di far eseguire riparazioni e di fare gli acquisti necessari per continuare il viaggio, assumere personale per il viaggio restante, prendere a prestito denaro. Senza mandato speciale il comandante non può vendere o ipotecare l’aeromobile (a differenza del comandante della nave che può farlo in casi eccezionali).

Compiti del comandante

1)Poteri come capo della spedizione : deve assicurare il successo della spedizione nell’ interesse dei partecipanti e dello stato alla sicurezza della navigazione e agli altri interessi connessi alla spedizione. ha dunque l’obbligo di prendere i provvedimenti necessari per la salvezza dell’aereo, dei passeggeri e del carico. in tale veste non è rappresentante dell’esercente, ma capo della spedizione, con una serie di obblighi, come ad es. l’obbligo di regolare tenuta a bordo dei documenti.

2) Poteri come conducente del mezzo: ha l’obbligo di accertarsi che l’aereo sia idoneo a quel viaggio, che il carico a bordo sia bel distribuito, delle condizioni meteorologiche, di osservare i limiti di sorvolo dei centri abitati, di dirigere la manovra a terra e in volo, di sorveglianza dell’aeromobile durante le soste.

3) Poteri come esercizio privato di pubbliche funzioni: in tale veste i suoi poteri derivano dallo Stato e li possiede proprio in virtù della sua funzione. Egli ha: a) poteri gerarchici, b) poteri di polizia ; c) poteri come capo della comunità viaggiante.

a) poteri gerarchici: nei confronti di tutto l’equipaggio e dei passeggeri;

b) poteri di polizia: in materia di sanità, può infatti vietare l’imbarco di passeggeri affetti da malattie, ordinare  la distruzione di merci pericolose.

Non è fra i poteri di polizia quello di prestare soccorso ad aerei e persone in pericolo (senza rischi per i passeggeri), in tal caso è un obbligo legale verso lo Stato, l’inadempimento è sanzionato penalmente (Convenzione di Montego Bay 1982).

c) poteri come capo della comunità viaggiante: è titolare di poteri che attuano finalità proprie dello Stato, è ufficiale di Stato civile (celebra matrimoni in extremis, redige atti in caso di nascita o morte, riceve testamento). È ufficiale di polizia giudiziaria (per reati commessi a bordo e per attività delegate dalla autorità giudiziaria (arresto).

Obblighi del comandante

Il comandante deve:

1) curare il giornale di bordo

2) presentare, quando richiesti, i documenti di bordo

3) osservare gli ordini emanati dall’ENAC

4) provvedere alla riparazione, al rifornimento e alle provviste dell’aeromobile.

5) soccorrere una nave o aereo in pericolo

6) chiedere soccorso e ordinare l’abbandono dell’aeromobile in pericolo, abbandonandolo per ultimo.

7) Come conducente deve sottoporre l’aereo a visite di controllo e accertarsi che sia idoneo al viaggio dirigendo anche ogni manovra, sorvegliare l’aereo durante le soste

POTERI DEL COMANDANTE

a) Potere gerarchico di bordo (REATI)

Il comandante è posto all’apice della gerarchia di bordo e, pertanto, rappresenta la massima autorità alla quale sono soggette tutte le persone presenti a bordo, al comandante è riconosciuto il potere gerarchico sia nei confronti dei membri dell’equipaggio che dei passeggeri e, pertanto, egli può dare ordini ed impartire istruzioni ai componenti dell’equipaggio ed ai passeggeri, per il regolare svolgimento della navigazione, dei servizi di bordo ed il mantenimento della disciplina.

A tutela del comandante e dell’autorità che riveste, operano apposite disposizioni penali che puniscono gli episodi di:

– “Offesa in danno del comandante” (art.1104 c.n.) commessa sia da parte dei membri dell’equipaggio che dei passeggeri;

“Ammutinamento” (art.1105) da parte di membri dell’equipaggio che disobbediscono collettivamente ad un ordine del comandante;

– “Complotto contro il comandante” (art.1108 c.n.) per i reati commessi contro la sua persona o contro l’esercizio dei suoi poteri.

b) Potere disciplinare del comandante (VERSO I PASSEGGERI)

È il potere conferito al comandante, di irrogare ai passeggeri molesti che turbano l’ordine di bordo, le previste sanzioni disciplinari. Va precisato, che tali atti o fatti devono rimanere nella sfera delle semplici infrazioni disciplinari e non sfociare in veri e propri reati. In quest’ultimo caso, infatti, il comandante dovrà assumere le funzioni di polizia giudiziaria e denunciare il reato all’ autorità giudiziaria competente.

Va ancora precisato, che: il potere di irrogare le sanzioni disciplinari nei confronti dell’equipaggio è conferito alla prevista autorità aeronautica (art.1250 c.n.) e cioè al Direttore ENAC o autorità consolare all’estero.

Costituiscono infrazioni disciplinari gli atti o comportamenti contrari alla disciplina di bordo che incidono negativamente sul regolare svolgimento della navigazione e delle operazioni di bordo.

Infrazioni disciplinari dei passeggeri:

Le infrazioni disciplinari previste per i passeggeri applicabili anche alla navigazione aerea

sono sancite nell’art. 1256 c.n.; esse sono:

– la mancanza di rispetto verso il comandante o i graduati dell’aeromobile

– recare molestia agli altri passeggeri o all’equipaggio

– turbare in qualsiasi modo il buon ordine dell’aeromobile

– l’inosservanza di disposizioni del regolamento di bordo

In virtù dei poteri conferiti al comandante (art.1257- ultimo co.) quest’ultimo, in presenza di un’infrazione disciplinare commessa dal passeggero, potrà irrogare direttamente al trasgressore la sanzione ritenuta opportuna.

Qualora, invece, il passeggero non esegua un ordine del comandante concernente la sicurezza dell’aeromobile, poiché tale fatto costituisce reato, il passeggero potrà essere punito dall’autorità giudiziaria a norma dell’art.1095 c.n.,con la pena alternativa della reclusione fino a 3 mesi o con la multa fino a euro 206.

Le infrazioni disciplinari per l’equipaggio:

Le infrazioni disciplinari per l’equipaggio, rilevabili dall’art.1251 applicabili alla navigazione aerea sono:

  • il rifiuto o il ritardo di obbedienza ad un ordine del comandante o di altro superiore e l’inosservanza di disposizioni del regolamento di bordo
  • la negligenza nell’adempimento delle proprie mansioni; l’assenza da bordo senza autorizzazione
  • l’abbandono dell’aeromobile
  • la mancanza di rispetto verso superiori, ovvero ….. omissis…. verso funzionari degli
  • aeroporti, autorità consolari o altre autorità all’estero
  • i disordini a bordo
  • ogni comportamento diretto a turbare l’ordine o la disciplina dell’aeromobile,ovvero comunque non rispondente alle esigenze dell’ordine o della disciplina
  • la cattiva condotta, ogni altra mancanza ai propri doveri e ogni atto incompatibile con la dignità della bandiera nazionale

Le sanzioni disciplinari previste per l’equipaggio dell’aeromobile sono elencate nell’art. 1253 c.n. Esse sono:

  1. a) la censura;
  2. b) la ritenuta dallo stipendio da 1 a 30 giorni;
  3. c) l’inibizione dall’esercizio della professione aeronautica per un tempo non inferiore ad 1 mese e non superiore a 2 anni;
  4. d) la cancellazione dall’albo e dal registro del personale di volo;

Dette sanzioni, come già chiarito, possono essere irrogate soltanto dal Direttore ENAC o autorità consolare all’estero (art.1250 c.n.). Pertanto, in presenza di infrazioni disciplinari commesse dall’equipaggio, il comandante ha il solo potere di semplice denunzia all’ENAC (o autorità consolare all’estero) affinché possa instaurarsi nei confronti del trasgressore, il previsto procedimento disciplinare. Pertanto ha poteri gerarchici ma non disciplinari (che spettano all’ENAC). È responsabile di abuso di potere se fa sbarcare arbitrariamente un componente dell’equipaggio, un passeggero o anticipa la partenza. Il comandante ha, in sintesi, funzioni di: polizia sanitaria, polizia doganale, ufficiale di stato civile; pubblica sicurezza; notarili.

Doveri del comandante nella qualità di polizia della navigazione

Il comandante, in questa veste, ha l’obbligo di applicare direttamente o di vigilare la corretta applicazione di numerose disposizioni del cod.nav. e di leggi speciali.

Egli stesso sarà soggetto alle previste sanzioni, qualora violi le norme stabilite per questa fattispecie.

Si segnalano, di seguito, gli articoli contenuti nel cod.nav. relativi alla polizia di bordo e della navigazione (accanto all’articolo, in corsivo, è indicato la norma penale – delitto o contravvenzione – prevista per la violazione dell’articolo di riferimento).

– art.890 (Documenti di bordo e tenuta del giornale di bordo) – art.1193 – 1127

– art.793 (Divieto di sorvolo) – art.1102

– art.796 (Obbligo di apporre i contrassegni di individuazione) – art. 1192

– art 797 (Obbligo di portare a bordo licenze o attesati) – art.1193

– art.799 (Partenza ed approdo degli aeromobili) – art.1201

– art.800 (Aeromobili diretti all’estero) – art.1201

– art.804 (Approdo degli aeromobili) – art.1202

– art 805 (Approdo degli aeromobili provenienti dall’estero).

Divieti di sorvolo e limiti di quota

Il comandante deve osservare i divieti di sorvolo al di sopra dei centri abitati o di assembramenti di persone. Il comandante deve mantenere i limiti di quota sopra gli aeroporti e atterrare, in caso di problemi, fuori dal centro abitato. La normativa ICAO prevede inoltre: una quota minima di 300 m. sopra l’ostacolo più alto nel raggio di 600 m. dall’aeromobile, e di 150 m. dal suolo e sul mare.

Requisiti del comandante

Requisiti per diventare comandante: occorre essere cittadini italiani o della CE, avere un diploma, una licenza di pilota commerciale di velivolo e una licenza di pilota di linea di velivolo.

Prima si fa il pilota in voli a corto raggio, poi il primo ufficiale nei voli a lungo raggio, infine dopo 10 anni, si fa un corso addestrativo di 6 mesi con esami finali. Una volta all’anno il comandante fa un check –up (psico – fisico)  ed esami tecnici con simulatore. Se vuole fare il comandante su voli a lungo raggio deve studiare le caratteristiche dell’aeromobile, addestrarsi col simulatore, fare un esame finale.

 

 

 

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